sabato 26 luglio 2014

Capitolo 32 - Metamorphosi


« Buongiorno ragazzi. » ci salutò il professore entrando nell'aula sfida subito seguito dalla Temptel.
Dolce si schiarì un po' la voce squadrando gli abiti dei prof con aria indignata.
Non potevo darle torto…
Si vestivano sempre alla stessa identica maniera!
Però in compenso avevano un'aria rilassata quindi dedussi che non dovevamo preoccuparci.
Certo… questa era solo una mia teoria…
Uriè e Dolce di fianco a me mi strinsero le mani moolto preoccupate.
Io sorrisi a entrambe con aria rassicurante e scossi la testa per far capire che non c'era ragione di preoccuparsi.
Micky si torturava le mani con la fronte un po' aggrottata ma era un po' più tranquilla.
Doveva aver tratto la mia stessa conclusione ma… secondo me era meglio non abbassare la guardia…
Non si sa mai.
Perché c'era una che non mi convinceva… come mai c'era pure la Temptel con il prof?
Non ci volle molto prima di scoprire il perché.
I Devil entrarono con la loro solita flemma e con il loro solito sorriso ironico dipinto in faccia.
Allora Gas lo avevo conosciuto nella stanza di… ehm… "tu sai chi" mentre stavamo facendo cose non molto caste…
Poi c'era Kabiria, che avevo incontrato al centro commerciale con Uriè e Dolce assieme a… "tu sai chi".
E che cacchio…
E poi c'era Kabalè… beh… era meglio non dire "come" l'avevo incontrata…
La prima cosa che mi colpì di lei furono i suoi capelli, azzurro cristallo, quasi trasparente sulla radice e viola ametista chiarissimi pure quelli sulle punte.
La seconda cosa che mi colpì poi furono gli occhi.

Erano di un blu elettrico, non quel blu modesto degli Angel ma uno molto forte e decisamente eccessivo.
Cosa cazzo ci fanno loro qui? sussurrò Fire.
Era da quando mi ero svegliata che non spiccicava parola però io avevo deciso di ignorarla strategicamente.
Avevo promesso di smetterla, no?
Non volevo più stranezze ne differenze, volevo solo essere una Angel come tutte le altre.
E Fire faceva parte di quelle stranezze.
Sentii Uriè stringermi più forte la mano per poi lasciarla e stringerla a pugno.
Mi girai per guardarla.
Aveva un'espressione infastidita e arrabbiata.
Guardava i Devil con disprezzo.
E chi poteva darle torto…
Concentrai l'attenzione su di loro senza però indugiare molto.
« E voi cosa ci fate qui?!?! » protestai io a voce di tutte e quattro.
Kabiria sorrise malefica e ci mostrò teatralmente il dito medio.
Gli altri scoppiarono a ridere divertiti.
Evitavo accuratamente di non guardarli troppo a lungo, perché sapevo che alla fine i miei occhi si sarebbero di sicuro incantati in uno di loro lì in mezzo.
Ma che ancora non avevo nominato e che non avevo intenzione di nominare.
Arckan si mise in mezzo dividendoci.
« Sono stati invitati. Proprio come voi Raf. » mi rispose con aria un po' stizzita ma non sapevo bene se era per il fatto che c'erano anche loro o perché io abbia reagito così.
« L'argomento che affronteremo oggi riguarda sia gli Angel che i Devil. » sospirò sofferente.

Okay… era sicuramente la prima ipotesi.
Temptel fece un passo avanti prendendo in mano il discorso.
Era solo una mia impressione o mi stava fissando?
« In pratica si tratta solo di sporcarsi un po' le mani sul campo. » minimizzò lei incrociando le braccia al petto.
Uno strillo compiaciuto mi fece di nuovo voltare la testa verso i Devil.
Kabalè era al settimo cielo.
« Sembra una cosa divertente! »
Kabiria aggrottò la fronte squadrandoci da capo a piedi.
« Beh… per noi sì ma… francamente non ce le vedo le bambolette che si lanciano… »
« Ehi bamboletta a chi?!?! Ora ti faccio vedere io! » intervenne Uriè stizzita facendo un passo avanti, la mano già stretta a pugno.
Io la agguantai per un braccio prima che potesse fare qualche stupidaggine e Arckan mi aiutò dicendo: « Uriè calmati, ricordati che sei un'Angel! ».
Poi con un'altro sospirò si raddrizzò e gelò tutti con lo sguardo conquistando la nostra attenzione.
« Ascoltate se volete davvero imparare a custodire… »
« …e anche a confondere! » intervenne Temptel, rivolta ai Devil.
Arckan alzò gli occhi al cielo un po' infastidito per l'interruzione della collega.
« … i terreni che vi sono stati affidati. C'è solo una cosa che dovete fare… e cioè provare sulla vostra pelle cosa significa vivere nei loro panni. » riprese lui ma fu ancora interrotto da Temptel.

« Per 12 ore sarete dei terreni. Non potrete usare i vostri poteri, ne trasformarvi in Angel o in Devil e non dovrete tornare a scuola, se non in caso di estremo bisogno. Vi è chiaro sfaticati del cazzo? » disse la Temptel con un ghigno ironico stampato sul viso.
Wow… ci volevano proprio fuori dai piedi eh…
Alzai un sopracciglio quando lo sguardo della prof si soffermò ancora su di me.
Ma che cristo…
« Okay, ma quando iniziamo? » disse una voce che conoscevo benissimo.
Automaticamente alzai il viso per guardarlo.
Gravissimo errore.
Possibile che sia diventato ancora più bello di prima?
Indossava dei jeans stretti che gli stavano da dio e una felpa nera, nelle maniche aveva un buco dove aveva infilato il pollice lasciando che gli fasciasse il polso e metà palmo.
Ai piedi delle scarpe da ginnastica bianche e nere, al collo la solita piastrina militare argentata.
Cavolo sembrava un modello…
E il suo viso poi!

Era una visione ancora più insostenibile di quanto ricordassi.
Ma non potevi stare zitto, cavolo!!!
Arrossii di colpo e concentrai tutta la mia attenzione sulla professoressa.
Uriè come al solito non se ne perdeva neanche una e ora stava facendo la spola tra me e Sulfus con un sopracciglio alzato.
Alla fine si accigliò dandomi una gomitata sulle costole a mo' di rimprovero ed io le diedi un pizzicotto in risposta, mettendo il broncio.
« Subito! È ovvio! » scandì la Temptel quasi fossimo dei ritardati.
« Basilisco, Nosferatu, Gracida, Aracno attivate metamorphosi! » ordinò e le mascotte obbedirono subito.
In un lampo si trasformarono ed Arckan si rivolse a noi ordinando a Coks, Lampo, Butterfly e Lula di trasformarci.
Dopo di che la Temptel batté seccamente le mani come a spronarci.
« Forza fuori dai piedi adesso! »

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